68 Ceppo – Ezio Sinigaglia presenta “L’amore al fiume (e altri amori corti)”

Venerdì 22 marzo, ore 18.00, Libreria Lo Spazio Pistoia, Via Curtatone e Montanara 20. Incontro con Enzo Sinigaglia che parla di due scrittori di eccezione: Carlo Emilio Gadda e Pier Vittorio Tondelli. Il terzo finalista al Premio Ceppo Racconto 2024 presenta il suo libro “L’amore al fiume (a altri amori corti)”, edito da Vojtek. Introduce Paolo Fabrizio Iacuzzi, presidente del Premio. Interviene Matteo Moca, giurato del Premio. Il Ceppo ha il sostegno della Fondazione Caript.


Perché Gadda? Perché c’è la stessa babele linguistica di Quer pasticciaccio brutto de via Merulana: il romanesco della città in cui si svolgono i fatti, il molisano del commissario Ingravallo, il napoletano del suo capo, Fumi, e il veneto di una testimone. Ne vien fuori un affresco della varietà e, insieme, della difficoltà di comunicare tipiche del nostro paese. Questa babele dei dialetti e degli italiani regionali, scoperta da Sinigaglia durante il servizio militare, ha innervato la sua innata fascinazione per il plurilinguismo. Ciascuno dei racconti di questa raccolta, ambientata in un campo militare, presenta una coppia di personaggi che parlano due lingue leggermente o drasticamente diverse. A ciò si aggiunge la scoperta paradossale del servizio di leva come “leva” che agisce sulla sessualità repressa, sollevandola e portandola alla luce.

Perché Tondelli? Perché tra Pao Pao e questo libro, entrambi ambientati nel mondo della naia, il registro prevalente è umoristico e la paradossale scoperta di una sessualità “proibita” coincide con l’esperienza del servizio militare, prestato da Sinigaglia nel 1971 e da Tondelli dieci anni dopo, nel 1981. Qui sta la differenza, perché i soldatini di Pao Pao sono mossi da uno spirito di giocosa ribellione che quelli di Sinigaglia non potevano avere: erano ragazzi nati nel 1950-51, provenivano soprattutto dalle zone più povere d’Italia ed erano anche spesso analfabeti o semianalfabeti. Quello che avevano da mettere in gioco era solo il loro corpo che, in mezzo a una natura complice, scopriva una libertà travolgente di cui, nella sua povera vita “civile”, non aveva mai goduto e della cui stessa possibilità mai aveva avuto sospetto.


Ezio Sinigaglia (Milano 1948), collaboratore editoriale e copywriter, ha tradotto e curato edizioni di classici francesi e pubblicato contributi su riviste. Nel 2016 è uscito Eclissi (Nutrimenti), ma la sua opera prima è Il pantarèi (Sapiens 1985) ripubblicato da TerraRossa (2020), che ha edito anche: L’imitazion del vero (2020), Fifty-fifty (2021 e 2022), Sillabario all’incontrario (2023) e Grave disordine con delitto e fuga (2024).

Nel 2023 Wojtek ha pubblicato L’amore al fiume (e altri amori corti), con il quale vince uno dei tre premi Ceppo Selezione Racconto, come scrive il giurato Matteo Moca, “per la sua capacità di declinare una lingua in grado di attanagliarsi con saldezza alle immagini che descrive, a modularsi a seconda degli oggetti su cui si posa, a muoversi con naturalezza tra parlate e dialetti che abitano la lingua dei personaggi. In una sorta di fenomenologia del discorso amoroso, Sinigaglia indaga con accuratezza le varie declinazioni del sentimento, appuntando in particolare la sua attenzione sulle forme dell’infatuazione, sulle dinamiche della seduzione, sull’immediatezza del desiderio che esplode o sul rovellio di quello che rimane nebulizzato nella mente”.