69 Ceppo – Lezione di Loretto Rafanelli: “Omaggio a Leone Piccioni” – Un assaggio

Lezione di Loretto Rafanelli: “Omaggio a Leone Piccioni”, nel libro “Il riparo delle sillabe e delle parole” a cura di Paolo Fabrizio Iacuzzi


 

Ho incontrato Leone Piccioni nel 1987 proprio in occasione del Premio Letterario Ceppo, assegnato in quell’anno a Roberto Carifi: ci fu tra noi un saluto veloce, ebbi solo il tempo di stringergli la mano, come feci con Carlo Bo e Mario Luzi, attraverso la gentile presentazione di Piero Bigongiari, che già conoscevo e frequentavo. Poi negli anni, grazie all’amicizia con Gloria Piccioni (che mi invitò a collaborare a “Moby Dick”, il bellissimo inserto culturale da Gloria inventato e diretto per il quotidiano “Liberal”), e con Giovanni Piccioni (poeta di rara tensione poetica, che ricordiamo con affetto: pubblicò un suo libro con la editoriale “I Quaderni del Battello Ebbro”, di cui ero direttore artistico), iniziò un rapporto diretto con il grande critico.

Ho scritto diverse recensioni sugli scritti ultimi o rivisitati di Leone Piccioni, e le telefonate che ogni qualvolta mi faceva per ringraziarmi erano per me una dolce emozione. C’erano nelle sue parole riconoscenza e soddisfazione, e un tono amichevole.

Ero sempre sorpreso che un personaggio di tale statura potesse avere questa attenzione nei miei confronti, perché era chiaro che io mi consideravo il debitore, nel rapportarmi con lui.

Ogni volta mi diceva di passarlo a trovare se fossi transitato per Roma o Pienza, incontro che mai si verificò e che certamente rimpiango. (…)