Garous Abdolmalekian
Giovani Poeti Palestinesi

70 Ceppo – 7 novembre 2025 – Chiara Rapaccini Menzione Speciale

VENERDÌ 7 NOVEMBRE 2025 , ore 17.00, Pistoia, Auditorium Terzani. Conferimento a Chiara Rapaccini della “Menzione Speciale del Premio Ceppo per l’Infanzia e l’Adolescenza”. In occasione della mostra “Rap • Tribù by Chiara Rapaccini” che si inaugura alla Biblioteca San Giorgio. (Per info: vai al sito della Biblioteca).



Per 15 anni del Premio Ceppo per l’Infanzia e L’Adolescenza a cura di Paolo Fabrizio Iacuzzi, presidente del Premio, Ilaria Tagliaferri coordinatrice della rivista LIBER e giurata intervista CHIARA RAPACCINI, Menzione Speciale del Premio Ceppo per l’Infanzia e l’Adolescenza.


La motivazione di Paolo Fabrizio Iacuzzi e Ilaria Tagliaferri

A Chiara Rapaccini va la “Menzione Speciale del Premio Ceppo per l’Infanzia e l’Adolescenza” in occasione dei 15 anni (2011-2025) dall’istituzione per i 150 anni dell’Unità d’Italia e della mostra “Rap • Tribù by Chiara Rapaccini” alla Biblioteca San Giorgio (novembre 2025): i suoi racconti illustrati – irriverenti, taglienti, ironici e profondi – per bambini e ragazzi non solo rappresentano un unicum nel mondo editoriale per originalità e vitalità ma sono anche un grande laboratorio per allenarsi a costruire sé stessi.

Fin dai suoi esordi Chiara Rapaccini in arte Rap è sempre stata autrice coraggiosa e schietta nel rappresentare fragilità, goffaggini e malesseri del mondo infantile e giovanile, spesso toccando temi delicati e complessi come quelli della sessualità, dell’imperfezione e dell’insuccesso.

Rapaccini è arrivata perfino con grande genialità a creare un vero e proprio brand,Amori Sfigati”, che è nato come pagina social di grande successo tra gli adulti e che poi si è rivolto anche agli adolescenti con un libro, “Piccoli Amori Sfigati” (Beisler), “che è un piccolo gioiello di grafica e illustrazione, con quelle figure dai nasi puntuti e dalle forme allungate che sono il segno inconfondibile dell’illustratrice-scrittrice”, come scrive Vichi De Marchi  sulla rivista LiBeR n. 133.

Fino ad arrivare, nel suo romanzo autobiografico “Mio caro Belzebù” (Giunti) dedicato al suo compagno, il regista Mario Monicelli, a raccontare, ben oltre il mondo del cinema degli anni d’oro, la propria infanzia e la scoperta del proprio talento artistico.