VENERDÌ 10 OTTOBRE 2025 • ORE 17.30 • Pistoia • Libreria Lo Spazio, Via Curtatone e Montanara 20/22. POESIA COME RESISTENZA. Il Premio Internazionale Ceppo presenta l’antologia edita da Fazi Editore IL LORO GRIDO È LA MIA VOCE. POESIE DA GAZA.
Introduce Paolo Fabrizio Iacuzzi, presidente del Premio. Presentano: Mario Soldaini (curatore del libro), Milva Maria Cappellini (Coordinamento pistoiese “Scuole per la Palestina”) Letture ad alta voce degli studenti del Liceo scientifico Savoia (2B e 2D). Diretta streaming sul canale Facebook Premioceppo.
Il Premio Internazionale Ceppo inizia il suo 70° anno di attività con un momento di pausa, riflessione e ascolto della grande eredità culturale del popolo palestinese minacciato drammaticamente nella sua stessa esistenza.
La scrittura, come ricorda il grande storico Edward Said, è «l’ultima resistenza che abbiamo contro le pratiche disumane e le ingiustizie che sfigurano la storia dell’umanità».
La poesia come atto di resistenza e la forza delle parole come appello alla salvezza: è questo il senso più profondo delle 32 poesie dei 10 scrittori palestinesi raccolte in questo libro, in gran parte scritte a Gaza dopo il 7 ottobre 2023, nella tragedia del genocidio in Palestina, in condizioni di estrema precarietà: poco prima di essere uccisi dai bombardamenti, come ultima preghiera o testamento poetico (Abu Nada, Alareer), mentre si è costretti ad abbandonare la propria casa per fuggire (al-Ghazali), oppure da una tenda, in un campo profughi dove si muore di freddo e di bombe (Elqedra).
«Posso scrivere una poesia / con il sangue che sgorga». (Yousef Elqedra) «La libertà per cui moriamo / non l’abbiamo mai sentita». (Haidar al-Ghazali) «Se devo morire, / che porti speranza, / che sia una storia». (Refaat Alareer)
«Un atto di amore verso una terra che non smette di sognare la libertà. In un mondo che spesso preferisce voltare lo sguardo, queste poesie si ergono come fari, illuminando ciò che rimane nascosto». (dalla nota del traduttore Nabil Bey Salameh)
«Forse questa raccolta contribuirà a erodere in qualche misura lo scudo di silenzio e disinteresse che garantisce immunità ai responsabili del genocidio a Gaza» (dalla prefazione di Ilan Pappé)
«Questi versi colpiscono, quasi più di un rapporto sul genocidio israeliano nella Striscia di Gaza, per le emozioni che riescono a trasmettere e per le immagini che riescono a evocare». (Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia)
«Il solo paragone che si affaccia alla mente è con le lettere dei condannati a morte della Resistenza europea, che apparvero in Italia, per epocale iniziativa dell’editore Einaudi, nel 1954, con una introduzione di Thomas Mann». (Luciano Canfora, «Corriere della Sera»)
Il libro è a cura di Antonio Bocchinfuso, Mario Soldaini, Leonardo Tosti. Prefazione di Ilan Pappé. Con interventi di Susan Abulhawa e Chris Hedges. Traduzione dall’arabo di Nabil Bey Salameh. Traduzione dall’inglese di Ginevra Bompiani ed Enrico Terrinoni. È un’iniziativa concreta di solidarietà verso la popolazione palestinese.
Per ogni copia venduta Fazi Editore donerà 5 euro a EMERGENCY per le sue attività di assistenza sanitaria nella Striscia di Gaza.