FONDAZIONE POMA • Pescia • Per il ciclo “Il Viaggio della Luce.” a cura di Paolo Fabrizio Iacuzzi, presidente del Premio, con la collaborazione di Filiberto Segatto, giurato, sabato 22 marzo, ore 16.00, in occasione della GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA incontro con Loretto Rafanelli, Premio Ceppo Pistoia Capitale della Poesia 2025. In occasione della presentazione dell’auto-antologia “LO SGUARDO SENZA FINE (Jaca Book 2025) il Maestro Antonio Bellandi presenta in prima assoluta “Le lune di Sant’Anna” (per voce recitante, chitarra a 10 corde e quartetto d’archi) su poesie di Rafanelli e “Sogno” su libretto di Rafanelli, tratto dal “Sogno di un uomo ridicolo” di Dostoevskij.
Dalla motivazione al Premio Ceppo Pistoia Capitale della Poesia di Paolo Fabrizio Iacuzzi
Loretto Rafanelli vince il Premio Ceppo Pistoia Capitale della Poesia 2025 per la sua poesia che pur facendosi paradossalmente più prossima al silenzio e alla rarefazione, si rivela come testimonianza di una profonda esperienza umana e di una autentica ricerca poetica: è una “vita che dice di tante vite”, per riprendere un suo verso, vite essenziali e scabre come quelle del suo Appennino Tosco-Emiliano.
Il silenzio, l’attesa e il viaggio sono le parole chiave della sua poesia, nella quale la memoria e la storia sono al centro. Lo dimostra la sua auto-antologia Lo sguardo senza fine. Poesie scelte 1984-2024 (Jaca Book), che in realtà è un nuovo libro diviso in quattro sezioni, che non procedono cronologicamente dalle cinque raccolte pubblicate nel giro di quarant’anni (1987-2021) ma seleziona dei paradigmi, con alcuni inediti, che caratterizzano tutta la sua opera, riannodando i fili di un lungo itinerario di scrittura.
Come ha scritto Roberto Mussapi che ha accompagnato l’uscita di tutti i suoi libri editi da Jaca Book, “la poesia di Loretto Rafanelli si è sempre incentrata su un nodo tragico: esilio, solitudine, necessità della voce.” Ma fin dall’inizio Giorgio Barberi Squarotti aveva ragione («Quinta Generazione», n.1, 1988) nel dire che “La poesia di Rafanelli ha un tono misterioso, umbratile, di strenua inventività, cupa e impietosa”, mentre Maurizio Cucchi («La Stampa», 18.7.2002) scrive che la sua poesia “si muove su strade personali, tra il roccioso e il fluido, tra il dolente-esistenziale con forti accensioni e la testimonianza civile… è sempre presente, a garantirne ulteriormente l’autenticità, la forza dei luoghi e dei paesaggi, capaci di generare a loro volta immagini e infinite suggestioni”.
LORETTO RAFANELLI, nato nel 1948 a Porretta Terme da genitori pistoiesi. Dopo il suo primo libro, I confini del Viso (Forum 1987), la sua opera è stata pubblicata per la maggior parte dalla casa editrice Jaca Book: “Il silenzio dei nomi “(2002), “Il tempo dell’attesa” (2007), “L’indice delle distanze” (2013), “A ogni stazione del viaggio” (2021); è anche di imminente uscita la sua autoantologia, Lo sguardo senza fine. Poesie 1984-2024 (Jaca Book). Ha diretto la casa editrice I Quaderni del Battello Ebbro, partecipato con Marco Nereo Rotelli alla Biennale di Venezia (2001, 2005, 2007, 2011) e collaborato a eventi tra arte e poesia.
Per la saggistica è uscito: Il sangue della ricordanza (I Quaderni del Battello Ebbro 1998), Il punto poetico (Algra Editore 2017) ed è di imminente uscita la seconda parte.
Per il teatro è in corso di pubblicazione: Teatro riunito. Dramaturgia reunida. Versione bilingue, italiano-spagnolo (Università Autonoma di Zacatecas, Circulo de Poesia Editor).