Garous Abdolmalekian
Giovani Poeti Palestinesi

Ceppo 68 – Nadia Terranova vince il Ceppo per l’Infanzia e l’Adolescenza

Nadia Terranova vince il Ceppo per l’Infanzia e l’Adolescenza. La motivazione di Ilaria Tagliaferri.


Nadia Terranova vince il Premio Ceppo per l’infanzia e l’adolescenza 2024 per la sua scrittura nutrita di pensiero ed empatia, attraverso la quale pone al centro la dignità intellettuale dei giovani, fatta anche di disobbedienza e scorrettezza, della sconvenienza delle loro verità. La scrittrice ha fiducia nei bambini e nei ragazzi, nella loro libertà di crearsi un personale giudizio critico, di muoversi tra scelte autonome e consapevoli, che comprendono anche errori, storture e fragilità. Nelle storie alle quali ha dato vita, l’obiettivo è quello di “provare a vedere, almeno un poco, quello che i bambini vedono e noi no”, come scrive nella Ceppo Ragazzi Lecture 2024, pubblicata integralmente sulla rivista LiBeR 142.

Terranova racconta la sua iniziazione alla vitalità narrativa, nata da bambina attraverso la presenza amorevole della nonna, esplorando poi i territori della propria scrittura secondo le rotte di sei parole chiave: Segreti, Soglia, Confine, Crescita e Amicizia. Sono parole “per star bene con sé stessi”, una mappa attenta e sensibile della sua narrativa dedicata a bambini e ragazzi ma senza tralasciare i quella per adulti: “Scrivo con la consapevolezza e gli strumenti di un’adulta, ma sono sempre la bambina che si chiude in camera per sapere come andrà a finire la storia” racconta ancora nella sua lecture.

Terranova ha così la capacità di tornare sempre bambina e ragazza, senza mai abbassare la soglia di fronte ai lettori e alle lettrici ma ponendo di fronte a loro una scrittura limpida, schietta, fatta di meraviglia e di zone d’ombra, piena di interrogativi e sentimenti, di magie e realtà. Spesso i suoi scritti sono anche accompagnati da illustrazioni che segnano tracce profonde e lievi al tempo stesso: una preziosa scoperta per i ragazzi e le ragazze che oggi vivono immersi nel mondo delle immagini, spesso senza avere la capacità di soffermarsi sulla loro complessità.