69 Ceppo – Scuola di Poesia – Giulia Martini

Sabato 30 Novembre ore 18.00 . Lo Spazio Pistoia. Via Curtatone e Montanara 20/22. GIULIA MARTINI presenta “Tresor” (Interno Poesia, 2024, p. 144, euro 15,00; pref. di Giulia Depoli). Dialoga con l’autrice, Paolo Fabrizio Iacuzzi, presidente del Premio Internazionale Ceppo. Per il ciclo Ceppo Scuola di Poesia, che viene inaugurato con questo incontro, nel giorno dell’inizio della Festa della Toscana 2024.


Già dal titolo, Tresor rivela la sua natura: è un libro fatto con le parole degli altri. Tutte le poesie di cui si compone sfruttano largamente la tecnica del cut-up, prelevando materiale linguistico (dalla singola parola a interi periodi) da testi preesistenti. “Pensate a qualcosa che non conoscete per niente, / come la confezione delle vele. / Allora sono io che chiamo il restaiolo, / perché mi detti quello che è già vostro / e sono soldi. Timoni soldi.”: così Giulia Martini in Conto navale pisano. E Giulia Depoli, suo alter ego, scrive: “È il doppio volto di ser Brunetto, notaio ed enciclopedista, compilatore dell’intera esperienza umana. Egli incarna il punto di sutura fra una comunità e il mondo tramite la parola, una parola pragmatica, demiurgica, che sancisce unioni e separazioni, proprietà ed espropri – in breve, che crea e distrugge la struttura del qui e ora che abitiamo. E Martini rivendica per la propria poesia la stessa natura della parola del notaio, in una concezione della lirica che si fa evento, un’istanza che nello stesso esprimersi si realizza”.

Il ciclo “Ceppo Scuola di Poesia”, intitolato “Poesia Arte Narrazione” prevede, da novembre a febbraio e in varie sedi, incontri con poeti e critici. Non poteva non cominciare con la neo-giurata del Premio Ceppo e con il caso poetico-editoriale dell’anno. In ogni incontro si partirà da una poesia per allargare le riflessioni dai classici ai contemporanei, dalla natura all’arte, dalla filosofia alla narrazione. Non solo la presentazione di un libro ma una lezione di poesia. Nel caso di Martini, si partirà dalla poesia citata.


Conto navale pisano

Pensate a qualcosa che non conoscete per niente,
come la confezione delle vele.
Allora sono io che chiamo il restaiolo,
perché mi detti quello che è già vostro
e sono soldi. Timoni soldi.

Allora aguti ispannali, perché mi piace
la serratura della materia, come ai palomari,
e dannomi per voi legname da colonne
e per chiodi denari. Per trasporto di remi denari.

Per vino denari.
E mi danno denari per il trasporto dei denari su navi,
da mettere in mundum, nell’atto giuridico,
e ai manovali denari soldi, per custodia di tavole.
Anche amico la dovrà pagare

la dolatura, la lucidatura…


Giulia Martini ha svolto un dottorato di ricerca in Filologia e Critica all’Università di Siena, in co-tutela con l’Université de Fribourg. È autrice dei libri di poesie Coppie minime (Interno Poesia 2018, Premio Ceppo Under 35 nel 2019) e Tresor (Interno Poesia 2024). Ancora per Interno Poesia ha curato l’antologia Poeti italiani nati negli anni ’80 e ’90, uscita in tre volumi fra il 2019 e il 2022. È in uscita per Carocci il saggio L’apocalisse dialogica. Scambi di battute nella poesia italiana del Novecento, tratto dalla sua tesi di dottorato.