A Rosita Copioli Menzione Speciale del Premio Ceppo. Venerdì 17 gennaio 2025 la poeta e critica è al Saloncino della Musica di Palazzo de’ Rossi a Pistoia. In occasione della Lezione di Poesia e della presentazione di “Acque della magia. Matteo Maria Boiardo e L’inamoramento de Orlando” (Metilene Edizioni). (per saperne di più)
Il Premio Internazionale Ceppo, presieduto da Paolo Fabrizio Iacuzzi, nell’ambito del Ceppo Biennale Poesia 2025 conferisce a Rosita Copioli una Menzione Speciale per la sua carriera di poeta e critico della poesia “premiando la sua capacità straordinaria di collegare se stessa alla poesia del mondo, prestando la sua voce ai grandi poeti di ogni tempo (Boiardo, Yeats fra tutti) per entrare nel loro universo da demiurga dell’interpretazione e, viceversa, scrivendo una poesia che fa del mito e della magia una grande epica della femminilità, sondando gli archetipi più nascosti e interrogando i simboli dell’immaginario umano” (così nella motivazione).
L’evento è nell’ambito del ciclo “Ceppo Scuola di Poesia”, organizzato dal Premio Letterario Internazionale Ceppo: venerdì 17 Novembre ore 17.30, al Saloncino della Musica del Palazzo De’ Rossi (Via De’ Rossi) si svolgerà infatti una lezione di ROSITA COPIOLI sulla poesia di Matteo Maria Boiardo.
L’evento è in collaborazione con la casa editrice Metilene, diretta da Cristiano Coppi, che ha pubblicato il libro “Acque della magia. Matteo Maria Boiardo e L’Inamoramento de Orlando”, con prefazione di Matteo Moca e con le Illustrazioni originali di Mimmo Paladino.
Presenteranno il libro Matteo Moca, giurato del Premio Ceppo e Michela Pereira, Università di Siena, e Lorenzo Cipriani, critico e scrittore.
Boiardo e L’Inamoramento de Orlando è un racconto del poema e insieme la sua interpretazione critica: percorre la trama meravigliosa, la spettacolare e insuperabile fantasmagoria dell’Orlando innamorato, attraverso le presentazioni dei personaggi e le loro qualità, le implicazioni storiche e le connessioni con le altre opere.
La narrazione critica di Copioli mostra l’originalità di Boiardo nell’inventare e nel trasformare argomenti classici o coevi, nella tessitura continuamente rimodellata e in fieri delle storie dai mutui riflessi, gremite di riferimenti antichi e moderni, letterari, simbolici, filosofici, alchemici e artistici: acme di un mondo che scompare, ma in un futuro perenne. Ugo Foscolo gli riconobbe «un vigore che non ha pari»: «Nessun poeta aveva avuto in dono tanto potere d’immaginazione quanto il Boiardo».
Le 30 illustrazioni originali di Mimmo Paladino, che con generosità accompagnano le vicende dell’Orlando innamorato, sono un altro strumento di allargamento dell’orizzonte sensibile e interpretativo, testimonianza delle innumerevoli porte che un poema stratificato e complesso come questo può offrire a chi si metta in ascolto.
Giuseppe Conte, Premio Ceppo Poesia Leone Piccioni alla carriera (Il Giornale): “Un caleidoscopio di avventure in cui la fantasia del Boiardo si slancia e sbizzarrisce con una potenza lieve, festosa, altissima… Copioli, che racconta di aver lavorato decenni intorno al Boiardo e che ne ha già scritto nel saggio I giardini dei popoli sotto le onde, ci parla del suo amore per Boiardo nato dai rapporti del poeta con i Malatesta della sua terra, e sente la sua emilianità, come potevano sentirla un Celati, un Cavazzoni, persino un Fellini, come qualcosa di fraterno e di vicino al cuore.”
Alessandro Zaccuri (Avvenire): “In Acque della magia Copioli si astiene dal parafrasare i versi di Boiardo e preferisce farne oggetto di un’analisi dottissima e nello stesso tempo orgogliosamente personale. Ë un viaggio alle fonti, nel duplice senso di ricostruzione documentale e di meditazione sul mistero dell’acqua. E non è una trascrizione, ripetiamolo. Semmai, è una celebrazione della letteratura nella sua essenza: un grandioso racconto di idee che ama nascondersi sotto la stoffa leggera della fiaba”.
Matteo Moca, giurato del Premio Ceppo (dalla Prefazione al volume) “Il lavoro di Acque della magia acquista un’ulteriore completezza se messo a confronto con il lungo itinerario poetico di Rosita Copioli che da Splendida lumina solis (1979) fino al poema I fanciulli dietro le porte (2022) ha provato a lavorare sulla parola proprio come imprescindibile luogo di gemmazione dell’immaginazione, offrendo cosi, come conseguenza, una peculiare visione del mondo come rete di rimandi e collegamenti continui tra epoche lontane e all’apparenza inconciliabili, ma dettate dal metronomo più autentico che possa esistere, la propria anima”.
Rosita Copioli è nata a Riccione nel 1948, vive a Rimini. Traduttrice e studiosa di William Butler Yeats, ha scritto saggi riguardanti Rimini e opere di narrativa, ma è in campo poetico che si è distinta maggiormente fin dal suo esordio nel 1979 con Splendida lumina solis (Premio Viareggio opera prima poesia). Dal 1979 al 1989 ha fondato e diretto la rivista di poesia “L’altro versante” e attualmente collabora con il quotidiano “Avvenire”. Con la raccolta di versi Il postino fedele si è aggiudicata nel 2009 sia il Premio Brancati, sia il Premio Letterario Camaiore.a