Sabato 9 marzo, ore 10.00, Auditorium Terzani, Biblioteca San Giorgio, in occasione della Giornata Internazionale della donna, incontro con Massimo Onofri e Giovanna Di Marco in una lezione dal titolo “Foscolo e come noi!”, organizzata dal Premio Internazionale Ceppo. Saluti di Paolo Trinci, presidente della Fondazione Poma, e Maria Stella Rasetti, direttrice della Biblioteca. Introduce Paolo Fabrizio Iacuzzi, presidente del Premio. Interviene Filiberto Segatto, giurato. La lezione ha il sostegno della Fondazione Caript.
Massimo Onofri, uno dei maggiori critici letterari militanti di oggi, parla della lezione di Ugo Foscolo in rapporto alle figure femminili con le quali il poeta è entrato in rapporto, e soprattutto la figlia Floriana, che l’ha accudito fino all’ultimo dei suoi giorni. La lezione è in occasione dell’uscita dal libro di Leone Piccioni, Foscolo 1812-1813, edito dalla rivista “SuccedeOggi”. “Assetato di vita, di sentimenti e di letteratura”: così Piccioni tratteggia il carattere del poeta, cogliendo l’evoluzione della poetica foscoliana in base alle diverse vicende private. Vicende sentimentali, soprattutto, alle quali il grande critico, senza pruderie né falsi pudori, assegna una funzione letteraria precisa. Come se lo stile di Foscolo cambiasse a seconda delle donne cui tende o s’accompagna. Come scrive Onofri nella prefazione, “Leone Piccioni ricorda che Vincenzo Cardarelli aveva assunto come stemma araldico dei suoi ultimi anni di vita ‘un motto di Michelangelo’. Questo: ‘Non nasce in me pensiero ove non sia dentro scolpita la morte’. Un motto che potrebbe valere anche come la chiave musicale dello spartito cui il critico scrittore Piccioni ci ha affidato questo suo intenso e simpatetico ritratto di Foscolo”.
Giovanna Di Marco, premio Ceppo Selezione Racconto 2024 e finalista al Premio Ceppo, parla della lezione di Natalia Ginzburg in rapporto alla propria scrittura, quale emerge dal libro di racconti La sperta e la babba, edito da Caffèorchidea. La scrittrice, nata a Palermo come Giovanna a un giorno di distanza (12-13 aprile), è una donna immensa, anarchica, che ha vissuto e narrato i fatti più drammatici della storia del secolo scorso con un approccio alla scrittura che non può prescindere dai legami di sangue e dall’ambiente in cui ha vissuto. È dopo la morte della madre, Lidia Tanzi, che Natalia pubblica il suo Lessico famigliare: Giovanna Di Marco si dichiara sua debitrice, e sarà molto interessante scoprire i legami che intercorrono fra una scrittrice di oggi e un classico della narrativa italiana del Novecento. Giovanna Di Marco storica dell’arte e docente di lettere, vive e lavora a Palermo. È autrice di articoli afferenti a temi di critica e letteratura artistica, del racconto “Ciulluvì” pubblicato su “Paragone Letteratura” e dei due racconti del libro La sperta e la babba.